
Il 29 giugno per la Chiesa è una festa molto importante, perchè festeggia le sue colonne: i due Santi apostoli Pietro e Paolo. Due Santi tanto diversi, per storia e temperamento, eppure accomunati dall'amore ardente per Gesù, dall'impegno per l'evangelizzazione e per la cura della Chiesa nascente, dal martirio per amore ... E' grazie al loro zelo, alla loro dottrina, ai loro innumerevoli sacrifici affrontati per amore e per l'annuncio del Vangelo, che noi oggi possiamo dirci cristiani e conservare il prezioso deposito della fede!
Sulla scia di questi Santi apostoli, la Famiglia Nazareno-Bonilliana, in questo giorno, festeggia anche l'onomastico del caro padre fondatore, il Beato Pietro Bonilli.
Apostolo della S. Famiglia e della famiglia cristiana, don Pietro, ha certamente attinto dal suo Santo protettore, l'ardore, il coraggio apostolico e l'amore per Gesù. Don Pietro, poi, ha sempre avuto un rispetto grandissimo ed un'immensa obbedienza per il Successore di Pietro al soglio Pontificio, quale guida della Chiesa.
Il nostro Beato, tuttavia, nel suo stile nazareno si sentiva lontano da tanta santità e con umiltà scriveva alle sue Suore: "Ho ricevuto i vostri auguri per la festa del mio gran Santo: come mi sento nella polvere dinanzi a tanta santità! Potessi almeno tenergli dappresso benchè lontano: qualche speranza la metto anche nelle vostre preghiere." (Lettere alle Suore, 27.06.1910)
E noi oggi, Padre, ti diciamo: Grazie, perchè hai tenuto dappresso al tuo gran Santo Protettore, divenendo anche tu un esempio di vita santa per tutti noi!
Buon onomastico nella gloria dei Cieli!

Il 24 giugno 2023 è stata la data scelta per festeggiare i 10 anni della scuola cattolica, materna e elementare, “Le petit baobab”, che le Suore della Sacra Famiglia hanno aperto nel 2013.
Una scuola nel cuore di un quartiere povero di Abidjan, in Costa d’Avorio, in pieno sviluppo, che è divenuta nel tempo una scuola di qualità, una scuola dove i valori cristiani si amalgamano con l’istruzione e l’educazione.
Una scuola aperta a tutte le religioni presenti nel territorio: cristiana, evangelica e musulmana, e soprattutto ai bambini in situazioni di handicap, una vera novità in queste zone! In questa scuola la diversità è diventata una forza e un’oppurtunità per crescere nel valori di inclusione, di coesione, di solidarietà e di amore verso il prossimo.

Monsignor Rosario Gisana, Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, giovedì 16 marzo ha fatto visita all'Ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi (CL).
Una festa per i pazienti e per gli operatori che da tanto aspettavano questo momento!
Ad accogliere il Vescovo il coro, formato da dipendenti dell'ospedale e dal gruppo "Amici Insieme", un nutrito gruppo di dipendenti dell’ASP, i pazienti, alcuni niscemesi che sono sopraggiunti in ospedale per quest’occasione e non è mancata una rappresentanza delle Suore della Sacra Famiglia e dei Laici Bonilliani.
La visita è iniziata nella parte antistante l'atrio dell'ospedale, con un momento di preghiera e una breve riflessione di Monsignor Gisana, attraverso la quale ha dato una bellissima definizione dell'ospedale come "regno di Dio". Alla riflessione del Vescovo ha fatto seguito un intenso ed appassionato benvenuto da parte del Direttore Sanitario Dott. Cirrone Cipolla, che, dopo avere ringraziato il Vescovo, ha avuto parole di riconoscenza per il Beato Pietro Bonilli che nel 1901 ha portato le prime tre suore a Niscemi, proprio in quest’ospedale.

Sabato 3 giugno 2023, si è concluso il secondo turno del mese di formazione carismatica delle Suore della S. Famiglia, nell'ambito della formazione permanente dei membri dell'Istituto. La stessa equipe che ha guidato il corso in Gennaio, ha animato anche il vivace gruppo costituito da 8 Suore: sr Eleonora proveniente dall'Italia, sr Solange Lopes Da Silva dal Brasile, sr Charo dal Cile, sr Vinnarasì dall'India, sr Glwadys Yapì e sr Gwladys Meney dalla Costa D'Avorio, sr Riziki e sr Tumaini dalla Repubblica Democratica del Congo. Alle prime due settimane ha partecipato anche la postulante italiana, Noemi.
Pure per questo turno abbiamo dimorato nella nostra cara Casa Madre, in Spoleto, per vivere questi giorni a stretto contatto con il cuore del beato Bonilli ivi custodito, con gli ambienti da lui abitati, con le Sorelle anziane che testimoniano con la loro vita la fedeltà a questo Carisma.
In questo ambiente, studiare la Storia dell'Istituto e dello sviluppo del Carisma dalle origini ad oggi, approfondire la teologia del Mistero della Santa Famiglia a Nazaret, scoprire l'evoluzione dei nostri Codici di vita, dalle Regole Manoscritte ai testi attuali, soffermandoci sull'essenza della nostra spiritualità nazareno-bonilliana, ed infine vedere "con gli occhi", attraverso l'ausilio della tecnologia, e col "cuore" i luoghi della nostra Missione e il propagarsi del Carisma nel mondo e fra i laici e i sacerdoti, ha avuto un valore aggiunto che ci ha riempito di gioia ed entusiasmo.

Sono stati giorni molto belli ed intensi, che sicuramente hanno rinsaldato il senso di appartenenza, la gioia della familiarità nell'interculturalità, il senso di responsabilità di fronte al dono grande che abbiamo ricevuto: essere, dare e costruire famiglia, secondo le intuizioni profetiche del nostro beato Padre, il beato Pietro Bonilli.


Sono una ragazza del gruppo Gio.Na. (Gioventù Nazarena) e in queste poche righe cercherò di raccontare cosa mi spinge a definirmi 'serva inutile'. Lo scorso 11 gennaio 2023 ho spiccato il volo verso l'Africa, in Costa D'Avorio, per l'esattezza presso le Comunità delle nostre care Suore della Sacra Famiglia di Spoleto (in Abidjan e a Odienné), per un antico desiderio di vivere un’esperienza missionaria. Sono atterrata di nuovo in Italia il 22 febbraio. Son partita senza precise aspettative, ma con l’atteggiamento di chi va da “povera” in mezzo ai poveri, bisognosa e fiduciosa, mettendomi sin da subito nelle mani del Signore. Solo adesso mi rendo conto di quanto Amore si possa ricevere dal nostro Padre semplicemente offrendo il nostro atto di fede. Dal viaggio di andata a quello di ritorno non mi sono mai sentita, e non sono mai stata, da sola. Ciò che ho trovato è stato molto calore dato e ricevuto, oltre che dai 30° e più, anche da tutte le persone che ho conosciuto e incontrato, dai loro sguardi, dai loro sorrisi, dalla loro accoglienza, dal loro spirito di famiglia.