BUON NATALE

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Buon Natale2021

 

Nella contemplazione

del Mistero del Santo Natale,

auguriamo di cuore a ciascuno:

lo stupore e la meraviglia

di fronte a Dio che si manifesta a noi

nella fragilità di un Bambino,

la gioia profonda di sentirsi amati

e l’ardore di annunciare

questa Lieta Notizia all’umanità,

ancor oggi immersa nel buio

dell’indifferenza, dell’ingiustizia

e della guerra.

La nostra speranza è in Cristo,

la luce vera che viene per illuminare

il nostro cammino!

 

Buon Natale di pace

e Sereno 2022

 

Madre Paola Sisti,

e le Consigliere generali

Gio.Na. alla scuola della casa di Nazaret per imparare ad amare e servire

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Dal 2 al 7 agosto, presso l’Istituto Nazareno delle Suore della S. Famiglia di Spoleto a Spoleto (PG), noi ragazze del cammino Gio.Na., con tutte le accortezze dettate dalla pandemia, abbiamo vissuto il nostro primo campo di servizio in gruppo. Non ci sono parole per esprimere questo incredibile esperienza, quindi proviamo ad andare con ordine!

Guidate sapientemente da suor Provvidenza e suor Jesu Mary, oltre a Sara, Gloria e Noemi (Claudia ci ha sostenuto a distanza con la preghiera e i messaggi), hanno partecipato anche Marta da Milano e Milena da Niscemi (CL) che, conosciute inizialmente durante i nostri incontri online, avevano espresso il desiderio di poter unirsi al gruppo per fare una nuova esperienza di servizio, dal tema: Nazaret, casa dell’amore e del servizio.

Un Murales per suor Cecilia

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Il 12 luglio 2021, presso l'Ospedale "Sr Cecilia Basarocco" di Niscemi (CL) è stato inaugurato un bellissimo murales, opera dell'artista Maurizio G. M. Vicari donata all'Amministrazione Sanitaria, in memoria di colei che dà il nome al Nosocomio. Il Direttore Sanitario Dott. Alfonso Cirrone Cipolla, in un'opera complessiva di ristrutturazione dell'intero presidio ospedaliero, ha desiderato questa commemorazione che è felicemente coincisa con il 120° anniversario della presenza delle Suore della S. Famiglia di Spoleto a Niscemi.

Experiencia de mi profesión: Sor Vilma Magdalena García Pérez.

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IL 13 Maggio 2021, in Guatemala, sr Vilma Magdalena Garcia Perez ha fatto la sua prima Professione religiosa. raccogliamo la sua testimonianza ...

 

´´Desbordo de gozo en el señor porque se ha fijado en mí, me ha elegido y llamado para servir y proclamar la buena nueva. ´´Esta frase me ha guiado y acompañado de manera especial en estos días de preparación a mí Consagración; llevándome a experimentar interiormente el gozo de la entrega de mi vida a Jesús junto a María y José, quienes guiaron a nuestro querido Padre Fundador y que desde hoy guiaran mi vida acompañada de las Hermanas. Estaba feliz porque el día tan esperado había llegado. Todo lucia radiante se podía palpar la belleza y la dedicación que tuvieron las Hermanas para preparar un ambiente apropiado que Los Hermanos Bonillianos nos acompañaron dando un realce a la Celebración con su presencia y con los cantos de la Eucaristia. Todo era una fiesta que se unía a la gran fiesta me ayudará a vivir este momento tan especial en mi vida.

De toda nuestra Familia Religiosa, quienes en este día cumplíamos 133 años de fundación. El Padre Fundador desde el cielo nos bendice y de manera especial a todas las Hermanas presentes y a aquellas que ya partieron a la casa del Padre. Durante el rito de la Profesión, el Padre Carlos Castro (Misionero del Sagrado Corazón de Jesús) ``me exhorto a ser fiel en los momentos alegres como en los momento difíciles que la vida Religiosa presenta, ya que no todo es color de rosa, también me dijo de no olvidar mi primera motivación por la cual yo me sentí y siento llamada por Jesús y su Reino.

Cuando exprese mi Si a Jesús de Nazaret, por medio de la fórmula de la Profesión, sentí una energía que invadía mi corazón y me llenaba de gozo, de manera especial cuando recibí por manos de Sor Martita las Constituciones que serán las normas de vida que me guiarán y la medalla como signo de pertenencia a mi hoy Familia Religiosa, como Hermana de la Sagrada Familia de Spoleto. Siento y estoy consciente que he asumido una gran responsabilidad que Dios ha depositado en mis manos y con la ayuda de las Hermanas le seré fiel.

Gracias inmensas a todas las Hermanas del Instituto y de manera especial a la Madre General, Madre Paola Sisti que desde la distancia, se han hecho presente en esta fiesta de la vida, fiesta del Sí a Dios y al Pueblo pobre y oprimido, que hoy desde las familias claman por una luz de esperanza, donde la Santa Familia será el sendero que nos conduzca al Dios familia.

13 Maggio 1888 - 2021

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logo2 18961Era il 13 maggio 1888, quando, in uno sconosciuto lembo della terra umbra, Cannaiola (PG), nasceva l’Istituto delle Suore della S. Famiglia di Spoleto. Oggi sappiamo cos’è un Istituto religioso femminile e, proprio per questo, forse non cogliamo pienamente la forza e la meraviglia di questo inizio, avvenuto in un’epoca in cui la vita religiosa femminile apostolica non aveva ancora ricevuto dalla Chiesa la strutturazione definitiva (avvenuta con la costituzione apostolica di Leone XIII Conditae a Christo del 1900 e le Normae del 1901). Fino al 1900, infatti, l’unica forma di vita consacrata femminile approvata era la clausura, mentre quelle comunità di donne consacrate che vivevano a contatto con la gente, dedicandosi all’apostolato e alla carità, non erano ben viste dai più e soprattutto non erano ancora riconosciute ufficialmente come vita religiosa dalla Chiesa.

Auguri a tutta la Famiglia Nazareno Bonilliana per il 33° anniversario della beatificazione di Don Pietro Bonilli.

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FNB1.pub"Imitatore di Cristo Buon Pastore", caro Don Pietro, ti chiediamo di continuare a guidare i passi della famiglia Nazareno Bonilliana verso Nazareth e di intercedere presso il Signore per tutte le famiglie che tanto hai amato.

Così diceva del Bonilli Papa Giovanni Paolo II nell'omelia del 24 aprile 1988, giorno della beatificazione:

"Imitatore generoso di Cristo Buon Pastore, don Bonilli riversò la sua carità su quanti necessitavano di aiuto; fatto esperto fin dalla fanciullezza delle sofferenze e miserie, delle umiliazioni e istanze della gente della campagna, egli si impegnò a “nutrire” il suo popolo, a condurlo in pascoli più ubertosi (cf. Sal 23 [22], 2). Egli che “conosceva il suo gregge”, volle trovare per esso il cibo adatto.

...Comprese che occorreva associare i laici alla sua opera e seppe coinvolgerli nelle sue iniziative... guidandoli altresì nella sua stessa esperienza di preghiera, affinché “trovassero pascolo” nell’incontro con Dio e nell’Eucaristia. Soprattutto egli vide nella famiglia il fondamento della rinascita della società e della vita ecclesiale. “Essere famiglia, dare famiglia, costruire famiglia” fu il suo motto e il suo programma.

La famiglia, ogni famiglia avrebbe dovuto rivivere la sua vocazione e la sua missione sull’esempio di quella di Nazaret. L’amore generoso, oblativo, sacrificato del Cristo, di Maria, di Giuseppe che fu il modello che egli volle proporre all’amore nella famiglia e alla missione della famiglia. La famiglia è infatti il luogo in cui ogni uomo è chiamato ad ascoltare l’invito alle molteplici opere di carità e ad aprirsi generosamente al servizio sociale, specialmente a vantaggio dei poveri, dei piccoli, degli ultimi. La famiglia è scuola di amore, dove i figli crescendo imparano a vivere secondo il Vangelo, cogliendo dai genitori l’immagine del volto amoroso di Dio, Padre e Pastore di ogni uomo. Il modello di Nazaret rimane il fulcro della missione che ormai da cento anni le suore della Sacra Famiglia, da lui fondate, svolgono con ammirabile zelo e sensibilità pastorale."

 

Enzo Evola, presidente A.L.Bo.

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